giovedì 18 dicembre 2008

Pranzo di Natale

Eccoci qua, anche questo Natale si avvicina e quest’anno ci siamo ritrovati domenica 14/12 per un pranzo tutti in compagnia per scambiarci auguri e regali.

Ritrovo al Castello di San Pelagio, loc. Due Carrare di Padova: bel posto, accogliente e ottimo il pranzo.

I regali scambiati sono stati i più vari: poster, maggiolini giocattolo, libri a tema, salvadanaio rigorosamente a forma di maggiolino e tanti altri…

Peccato per quelli che non sono potuti venire, anche perché vi siete persi un bel gadget dei Maggiolini Patavini.

A presto e Buon Natale a tutti.


Qui a fianco l'ovale di Beppe.

martedì 16 dicembre 2008

Risolleviamo la giornata - un po' di umorismo!

A volte ricevi centinaia di e-mail inutili oltre alle innumerevoli catene di S. Antonio... ma questa mi ha risollevato la giornata e mi ha fatto proprio sorridere.

Il bello di essere uomini

Ecco perchè è bello essere un'uomo…
Le conversazioni al telefono durano solo 30 secondi.
Sai un sacco di cose sugli aerei, le macchine e le moto.
Le vacanze di 7 giorni richiedono una sola valigia.
I vecchi amici se ne infischiano se hai preso o perso chili.
Tutti i tuoi orgasmi sono veri.
Non devi portarti dappertutto una borsa piena di cazzate.
Puoi fare la doccia e prepararti in 10 minuti.
La tua biancheria intima Costa 12 €... a pacchi da tre.
Nessuno dei tuoi colleghi di lavoro è in grado di farti piangere.
Non devi raderti dai piedi al collo.
Se hai 34 anni e sei celibe, tutti se ne fregano.
Puoi toglierti la T-shirt quando fa caldo.
I meccanici non ti raccontano palle.
Te ne infischi se ti fanno osservazioni sul tuo nuovo taglio di capelli.
Conosci 10 modi per aprire una birra.
Puoi sederti con le gambe aperte senza pensare a cosa potresti causare.
Puoi tenerti i capelli bianchi e le rughe.
Quando parli nessuno ti guarda il seno.
Se qualcuno si presenta ad una festa con lo stesso maglione, puoi farti un nuovo amico.
Non ti fanno male i piedi con le scarpe nuove.
Grazie a 400 milioni di spermatozoi a botta, puoi raddoppiare la popolazione del pianeta in 12 volte. Almeno in teoria…

Buona gironata!

mercoledì 10 dicembre 2008

Racconta una storia

Ecco uno dei tanti compiti assegnati per casa ad Alice che frequenta la 2a elementare: racconta una storia, ma utilizza nel testo le parole obbligatorie assegnate (scritte con penna blu).

Che bel voto, e che soddisfazione.

giovedì 13 novembre 2008

Film - una serata tranquilla e romantica

Ecco una serie di film per le vostre serate in dolce compagnia.

Si sa, noi uomini preferiamo i film d'azione: Mission impossible, Rambo, Guerre stellari, ma provate a scegliere un film che non vi faccia stare in piedi sul divano, per una volta scegliete qualcosa di tranquillo.

In ordine sparso, dai più classici a quelli più recenti ma sempre con una storia d'amore e in alcuni casi anche misti ad azione.

Notting Hill, Pretty woman, Alla ricerca della pietra verde, 50 volte il primo bacio, L'amore non va in vacanza, Ti amo in tutte le lingue del mondo, Il ciclone, Un amore di testimone, 4 matrimoni e un funerale, Cockatail, C'è posta per te, Il pesce innamorato, Se scappi ti sposo, Love actually, Giorni di tuono, Sabrina, Harry ti presento Sally, Notte brava a Las Vegas, Tutti pazzi per l'oro, Pirati dei caraibi...

Altri generi, ma comunque bellissimi: Cast away, Alla ricerca dell'isola di Nim, Forrest Gump, Mission impossible, Rambo, The terminal...

domenica 28 settembre 2008

Motore su

Finalmente una giornata di riposo dopo tanti lavori. Mi sa che per un po' ci controllerò solo l'olio e farò benzina.

giovedì 25 settembre 2008

Primo giretto con il motore nuovo

L'abbiamo montato l'altra sera (io, Turi e Gioiabug).

Avviato alle 23.50... tutto ok, poi a casa.

Ieri dopo aver sistemato i problemi con il filo del gas primo giro per strada. Dal mecca ho cambiato l'olio dopo 25 minuti di avviamento. Ora c'è l'olio nuovo.

Frizione nuova che stacca bella "secca secca"!!!

Progressione/ripresa molto fluida e con una bella spinta, seppure tirando le marce pochissimo! Il classico "vuoto" in partenza del 1300 non c'è più!

Rumore basso e abbastanza cupo se viaggio a 70-80 km... direi ancora accettabile per i miei gusti.

domenica 21 settembre 2008

Lavori generali motore

Questo è il terzo WE di lavoro a casa oltre al lavoro serale fino alle 24 più o meno... la mia Ginevra non è che ne sia molto felice, ma ormai sono quasi alla fine!

prova di montaggio finestre


smontaggio dei supporti del cofano. puliti con sverniciatore, carteggiati leggermente per fare in modo che il colore nuovo attacchi, verniciati con le finestre (finite con guarnizione)

sistemazione di una leva per il controllo del carburatore (apertura delle farfalle)
un sacco di lavoretti elettrici nel vano motore per sistemare il vespaio di fili
montata la pompa elettrica (che fatica)
registrate le valvole: 2 erano un po' nervose, le altre leggermente abbondanti

rifatti i cavi elettrici sul motore dato che quelli vecchi erano secchi, duri e un paio anche con l'isolante rotto! ecco il risultato alla fine della giornata di oggi, praticamente è finito, senza il lamierato orizzontale che copre la marmitta, dato che martedì sera lo metteremo sul Crboncino!

questa la parte frontale

venerdì 19 settembre 2008

Raduno S. Giustina in Colle 2008

Un totale di 96 equipaggi (tra sabato e domenica) quest'anno per l'evento del nostro club, i Maggiolini Patavini, svoltosi lo scorso 30/31 agosto.





Un successone, se si considera che già il sabato pomeriggio 11 pulmini e una decina di tipo I erano presenti per la bracciolata serale: più di 40 i "commensali"!




Torte, formaggi tipici e un buon Nebiolo hanno allietato la serata che ci ha riportato indietro di trenta anni in questa sola foto, con due fantastici pulmini!






Pierpaolo running

Pierpaolo, my child, running in parking area.... true beautiful!

Vano motore generale

Prima di tutto vorrei dirvi che l'altra sera abbiamo (io e Turi) avviato il motore nuovo... che soddisfazione.

Nel frattempo avevo sistemato il vano motore nella sua totalità, grattandolo accuratamente dallo sporco e dai pochissimi punti in cui stava fiorendo un po' di ruggine. Le staffe per il cofano le ho smontate e sono in lavorazione!

sabato 13 settembre 2008

Carburatori montati

Resoconto della giornata:

- tagliata la 2a finestra nel vano motore

- carburatori e collettori








- carburatori montati

venerdì 12 settembre 2008

Vano motore lato marmitta

Dopo lungo grattare, ed aver rimosso chili e chili di terra, ecco il risultato ottenuto con nero opaco per alta temperatura nella parte vicino alla marmitta.

domenica 7 settembre 2008

collettori CB

Dopo un primo tentativo con i collettori Empi che purtroppo neanche lavorati permettono l'alloggiamento dei carburatori (a meno di sostituire anche la cassa ventola) ora sono passato ai CB.

Eccoli appena lavorati con una sofisticata fresa CNC [cioè a lima :-)].

sabato 6 settembre 2008

Pulizia vano motore

Eccomi alle prese con la prima pulizia del vano motore, sono già a buon punto ma c'è parecchio da grattare: meglio mettersi comodi!!!

giovedì 4 settembre 2008

Lamierati inferiori e carrellino

Ormai è un mese che non guido il mio Carboncino, perché è senza motore. Ottimo stimolo per finire quello che è sul banco.

La prima cosa che ho fatto è stato forare e filettare, dato che un piedino del carter se né andato.





Poi ho riparato i lamierati: preferisco i vecchi piuttosto di quelli nuovi che fanno pena!
















Poi una foto generale per farvi vedere il carrellino (per quelli che non hanno un vero supporto motore)!

domenica 31 agosto 2008

Rientrati a casa

Eccoci qua di nuovo. Le ferie sono finite, oggi ho ripreso la mia attività ufficiale, dato che la settimana scorsa ho aiutato i ragazzi del magazzino nell’inventario: qualcosa di diverso insomma.

Qualche giorno a casa senza far nulla, qualche giorno al mare, poi altri in montagna, infine il raduno di Santa Giustina, che ha chiuso questo "dolce periodo". Tutte cose che vi racconterò.

Riprendere piano piano le solite cose, i soliti lavori, gli e-mail, i disegni, le traduzioni… mi hanno portato a scegliere la colonna sonora del mio rientro: The best of Laura Pausini, e poi questo brano:

Incancellabile…
A volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
Sei tutto quello che vorrei
Incancellabile oramai!
Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché oramai sarai
Incancellabile
Con la tua voce, l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei
Sulle mie labbra sento la voglia
Che ho di te
Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
E più ti guardo e più lo sai
Di te io m'innamorerei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi,
Non farlo mai perché
Se guardo il cielo
Io sento che sarai
Incancellabile oramai oh no!
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Incancellabile tu sei
Nei miei respiri e i giorni miei
Tu non lasciarmi mai
E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Oh no
E più mi manchi e più tu sei
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Da sola senza te
Ora e per sempre
Resterai dentro
I miei occhi
Incancellabile

martedì 5 agosto 2008

Smontaggio alternatore

Ieri sera ho smontato l'alternatore dal motore vecchio: due le strade da seguire.

Motore sul banco
- svita le viti che bloccano la cassa ventola e quella posteriore sul radiatore;
- smonta il termostato dalla sua astina;
- solleva la cassa ventola ed estrai l'alternatore con il relativo ventolone;
- poi rimuovi anche il supporto se ti serve.

Motore montato sull'auto (qui è un po' più dura)
- rimuovi carburatore;
- i collettori;
- spinterogeno;
- pompa benzina (tanto ormai hai tolto tutto!!!);
- e poi sfili l'alternatore.

Io per fortuna avevo il motore per terra....

lunedì 28 luglio 2008

Contrappesi basculante

Certo che il ferro costa è! porca miseria... vabbè!

Allora dopo varie prove con mattoni e legni, ho trovato il giusto equilibrio con 12,5 kg di zavorra e così sono passato a prendere il ferro che mi serviva. E' importante trovare il giusto valore, così sale e scende lentamente quando non è vincolata con il motore.

In una ditta locale mi hanno pure saldato tre piastre assieme per i due lati della bascualante, poi io ho ricavato la sede per fare passare i cavetti di acciaio.

La soluzione che ho adottato è appunto banale e totalmente reversibile: morsetti e filo di ferro!

Ora con un dito si solleva!!!

sabato 26 luglio 2008

I gemelli hanno fatto il bagno

Prima o poi dovevo farlo... ma queste cosette richiedono molto calma e tempo, non sono difficili è che ci vuole pazienza, spazio, e un bel po' di aria fresca, altrimenti ti intossichi con il pulitore per carburatori.


Dopo lo smontaggio di vari getti, aghi e ciccioli vari i due Weber hanno fatto il bagno nella baccinella!

...e sono stati abbondantemente risciacquati e asciugati... ecco il risultato finale.

Ora sono alla ricerca dei getti!

giovedì 24 luglio 2008

Vecchio motore

Nel frattempo il vecchio motore è andato in pensione... l'altra sera, martedì 22 luglio l'ho avviato per l'ultima volta e poi io e il Turi (grazie mille), l'abbiamo smontato.


E' già iniziata anche la fase di cannibalizzazione, per strapiantare alcuni pezzi. :-)

giovedì 17 luglio 2008

Cassa ventola

Ecco la cassa ventola e il radiatore montato... il leveraggio non è ancora verniciato e fissato, ma ci sono quasi!










giovedì 10 luglio 2008

Nuovo arrivo nel club - Pescaccia

Ultima arrivata nel club MP è questa Pescaccia (vabbè si vede poco!)… ma a volte le auto vecchie ci danno qualche pensiero: un'espressione che vale più di mille parole.

A parte tutto qui
bisogna fare i complimenti ad Antonello che l’ha presa.

Un bravo anche al Beppe, autore dello scatto!

domenica 6 luglio 2008

Sapore di sale

Sapore di sale, sapore di mare
che hai sulla pelle, che hai sulle labbra
quando esci dall'acqua e ti vieni a sdraiare
vicino a me, vicino a me.

Sapore di sale, sapore di mare
un gusto un po' amaro di cose perdute
di cose lasciate lontano da noi
dove il mondo è diverso, diverso da qui.

Il tempo è nei giorni che passano pigri
e lasciano in bocca il gusto del sale
ti butti nell'acqua e mi lasci a guardarti
e rimango da solo nella sabbia e nel sol.

Poi torni vicino e ti lasci cadere
così nella sabbia e nelle mie braccia
e mentre ti bacio sapore di sale
sapore di mare, sapore di te

Gino Paoli - del lontano 1963, ma sempre attualissima!

martedì 1 luglio 2008

Parigi 03

… ultimo giorno a Parigi.

Domenica
Abituati come siamo a svegliarci sempre presto per preparare i bambini e portarli a scuola, neanche in ferie riusciamo a restare a letto un po’ di più. Alle 8.30 eravamo già in piedi a passeggio nel quartire latino.

Un simpatico posticino, affollato solo da giovani, ci ospita per la colazione (la più economica e abbondante mai vista)!
Ristorati a dovere, passeggiamo per questo quartiere frequentato in particolar modo da studenti e giovani, data la vicinanza della Sorbonne, l’università di Parigi. Un’oretta passata in pure tranquillità, guardando le numerose vetrine che espongono libri, fuori dal traffico e dalla confusione presente negli altri giorni: si vede che è domenica!
Piano piano ritorniamo verso l’albergo per prendere le nostre cose… salutiamo Parigi, usciamo dal centro: prossima tappa un bel giro in metropolitana fino a La Defense.

Questa struttura, ora dedicata a François Mitterrand ex presidente, è un enorme cubo che potrebbe contenere anche Notre Dome. E’ sede di numerosi uffici e servizi.
Tutto il quartiere è cresciuto in modo esponenziale durante gli anni novanta, ed ora è zeppo di grattacieli che ospitano centro polifunzionali, con uffici, banche, sedi di importanti aziende e multinazionali. Ovvio che proprio di domenica le uniche persone che si vedono sono i pochi turisti presenti!

Il ritorno a casa è imminente, così ritorniamo verso Porte Maillot, luogo in cui prenderemo il bus per l’aeroporto. Siamo in netto anticipo, proprio per non avere problemi, abbiamo fame e così a piedi ci dirigiamo verso il quartiere Ville De Neuilly sur Seine, dove alla domenica è presente un allegro mercato.

Ci fermiamo a mangiare in piazza, presso un locale con cibo greco, un po’ come un fast food. Ci sediamo all’interno, saggia decisione, dato che dopo dieci minuti un acquazzone bagna tutti i presenti.

Verso le 12.30 usciamo, passeggiamo tra i banchi del mercato e scattiamo qualche foto.

Ci avanza ancora del tempo e il nostro programma prevedeva qualche ora di relax al Bois de Boulogne. Questo parco grandissimo non è proprio possibile girarlo tutto a piedi, qua serve una bicicletta: vabbè sarà per la prossima volta, anche perché sarei curioso di visitare il giardino di Skakespare.
Così ci accontentiamo di addentrarci solo un pochino, fino a quando non troviamo un’area con una scolaresca che festeggia e gioca. Ci sdraiamo sulle panchine e grazie al sole che ci riscalda, riusciamo anche a dormire un po’!

E’ il momento di rientrare. Un po’ di malinconia di avvolge, ma in fondo perché rattristarsi, meglio sorridere dato che dopo molto tempo siamo stati a Parigi!

Arrivati in Italia in perfetto orario e senza imprevisti, ci mancava solo di ritirare l’auto presso il parcheggio dell’aeroporto di Treviso. Una simpatica sorpresa ci aspettava alla biglietteria automatica: "Cassa fuori uso, uscire senza pagare". Yeeeeeee 20 e passa euro risparmiati. Che culo.

INFORMAZIONI UTILI
Con il volo Ryanair, ed effettuando il check-in on-line (solo se si ha il bagaglio a mano), non fai la fila per il solito check-in, ma solo al controllo del metal-detector. In più quando è il momento di salire in aereo hai la precedenza rispetto a tutti gli altri, quindi sali in aereo per primo e scegli il posto che ti piace di più!

Carta di credito: fate attenzione che in alcuni ristoranti non accettano la carta di credito senza chip!

Evitate il Bois de Boulogne alla sera e soprattutto di notte: il parco è molto grande quindi è facile trovarsi da soli in aree in cui la boscaglia è molto fitta! Illuminazione assente in parecchie zone!

Linee ferroviarie RER: chiedete quando parte l’ultima corsa se fate una passeggiata notturna!

Salita sui monumenti (mi riferisco alla possibilità di salire sulla maggior parte dei monumenti, per godersi il panorama): è quasi impossibile evitare la fila, ma se arrivate prima dell’apertura (come ad esempio a Notre Dome verso le 9.30 oppure Arc De Trionphe e La Defense) ve la cavate con pochi minuti di attesa! Per la Tour Eiffel il discorso è diverso.
Secondo me è inutile salire su tutti… si perde tempo per niente, poi va a gusti!!!

Per organizzare i miei percorsi e il viaggio ho usato una guida illustrata Mondadori, potete vederla su
http://www.maps-store.it oppure su http://www.ibs.it … per me ha un unico difetto: nella sezione finale dove ci sono le tavole con la pianta della città, non sono evidenziate quelle aree presentate in dettaglio nei relativi capitoli (ad esempio il Quartiere latino, Montmartre…) quindi fai fatica a capire se nella via in cui ti trovi a passeggiare sei "già entrato" nella sezione dedicata oppure no!
Vabbè, chissà se avete capitoo… :o)

Vorrei ringraziare in particolare modo Carla Polastro con il sito
www.faqparigine.it che mi è stato di grande aiuto: qui potete trovare tante informazioni e suggerimenti sempre aggiornati.
Un altro grazie ai frequentatori della sezione viaggi dei gruppi di libero.it!

Ciao

giovedì 26 giugno 2008

Parigi 02

… riprendo il discorso.

Sabato
Dopo una bella dormita il sabato mattina ci siamo svegliati presto e siamo subito usciti per fare colazione. Una fresca brezza di maggio ci accompagnava e un timido sole faceva il resto per mantenere la temperatura sui 18-20 gradi: ideale!
La giornata la visita all’Arco di Trionfo, quindi abbiamo deciso di andarci con la metropolitana e poi di tornare a piedi percorrendo gli Champs-Elisées fino a Place De La Concorde.


Arche De Trionfe
Voluto da Napoleone affinché le sue truppe vittoriose potessero entrare a Parigi attraversando questo grande arco in loro onore, è decorato con i nomi delle varie battaglie di Francia, generali e personalità di spicco. Su ogni colonna sono riportate appunto le varie "campagne", tra cui quelle italiane, come Montebello, Caldiero, Castelfranco, Ragusa… Una fiamma sempre accesa è posta sulla tomba del milite ignoto in memoria a tutti i caduti durante la guerra del 1914-18.
Dodici sono le strade che giungono all’arco, e il traffico non è poi così caotico in questa rotatoria gigante, anzi alcuni temerari viaggino proprio forte.
Sempre restando sotto all’arco la vista è molto suggestiva (se volete si può anche salire): da una parte si vede La Defense, mentre dalla parte opposta il grande viale dove ogni anno termina il Tour De France.

Champs-Elisées
Allontanandosi dall’arco si percorre forse la via più famosa di Parigi: gli Champs-Elisées. Una discreta quantità di vetrine, negozi, e come al solito un numero indefinito di bar e locali, permettono di distrarsi da quello che è il solito interesse storico che di norma si volge verso la città che si visita… un po’ come passeggiare nella città che ormai conosci come le tue tasche, senza guardare i vari monumenti che la arredano! Il Disney store infatti è stata la nostra meta per comprare un pensierino per Alice!

Place De La Concorde
Un po’ alla volta si passa vicino Al Grand Palais e al Petit Palais fino ad arrivare in Place De La Concorde, dove al centro svetta l’obelisco che gli egiziani hanno regalato alla Francia. Un cartello illustra le varie fasi di come è avvenuto il trasporto dell’obelisco. Nella foto qui a destra ci stiamo già allontanando: sullo sfondo la Tour Eiffel.

Operà - Galeries Lafayette
Un piccolo tragitto in metrò ci porta fino all’Operà, per poi dedicarsi allo shopping sfrenato presso i grandi magazzini Galeries Lafayette in Blv. Haussmann 40. Avevo una gran voglia di comprarmi qualcosa, ma poi abbiamo guardato senza comprare nulla!!!
Mah che strani che siamo, ci troviamo in un grande magazzino con migliaia di articoli ma non ci va bene nulla, e poi ci capita di trovarsi in un negozietto infimo ad acquistare tre magliette contemporaneamente!
Spettacolare la parte centrale dove sono visibili i vari piani del "negozio"… a Natale deve essere una favola, peccato che non ho fatto neanche una foto.

Montmartre
La fame si fa sentire, e le gambe iniziano ad essere un po’ pesanti: è ora di sedersi ad un tavolo.
Arrivati a Montmartre troviamo un piccolo locale e ci sediamo all’aperto (ma dai?). Cerchiamo di chiedere, con un francese un po’ stentato, alcune informazioni sulle portate indicate nel menù, ma la cameriera senza dir nulla prende e se ne va a servire delle altre persone! Vabbè, Chiara parla e per alcuni attimi resta in silenzio per trovare le parole che non sovvengono, ma questo comportamento mi è sembrato alquanto scortese. Decidiamo comunque di rimanere seduti, il tempo stava cambiando, la fame ci attanagliava e i piatti dei "vicini" sembravano alquanto invitanti.

Terminato il pranzo passeggiamo tra le piccole e pendenti stradine del quartiere, fino ad arrivare al Sacro Cuore. Un’acquazzone improvviso si abbatte sulle centinaia di turisti presenti. Tutti corrono verso la chiesa, ma per noi è troppo tardi: un piccolo ombrellino pieghevole ci protegge, accovacciati per terra come pulcini! Dopo tre minuti termina tutto… siamo un po’ bagnati, ma comunque il buon umore non ci abbandona e ci mettiamo a ridere per quello che è successo.
Visitata la basilica, nella quale ho riconosciuto la statua di Sant’Antonio da Padova, usciamo e facciamo una passeggiata, compriamo qualche souvenir, ammiriamo i tanti artisti di strada, dipinti e oggetti presenti.

Ci sediamo in una brasserie e decidiamo di prendere due cose diverse: io una crepes, Chiara una deliziosa crème brullé. Mangiamo, nel mentre guardiamo la gente passeggiare, il tempo scorre in questa atmosfera di puro relax, senza pensieri, senza fretta: un po’ come fanno gli anziani quando si siedono con le loro poltroncine davanti a casa per interi pomeriggi.

Alla fine del giro siamo di nuovo di fronte alla basilica, scendiamo per la scalinata antistante e ci fermiamo alcuni minuti. Qui i turisti sono tantissimi, il panorama sulla città è proprio bello. Ci prendiamo il tempo per fare qualche foto e guardare la nostra guida.

Centro Pompidur – La fontana dei bambini
Per arrivare direttamente o quasi vicino al centro Pompidur, decidiamo di prendere la metropolitana dalla stazione di Chateau Rouge. Allontanandosi quindi da Montmartre ci inoltriamo in questo strano quartiere, che poi mi accorgo essere molto probabilmente il quartiere nero della città. Saliamo in metropolitana e siamo gli unici bianchi presenti, fino a quando un paio di fermate più avanti i numeri si pareggiano.
Scendiamo, il tempo è molto labile e arrivati al centro cerchiamo un riparo… sta iniziando a piovere. Ok, ora piove a dirotto, ci ripariamo in un negozio di arte e cornici proprio vicino alla fontana di Tinguely in Place Stravinsky poi, quando smette ci dirigiamo verso l’albergo.

La serata
Parigi: come non andare a passeggiare di sera? Sarebbe come andare a Roma senza visitare San Pietro!
I nostri orari ormai sono tutti un po’ sfalsati, e per adesso non abbiamo fame. Arriviamo alla Tour Eiffel alle 21.58, giusto in tempo per ammirarla con le migliaia di luci che lampeggiano ad ogni ora: che spettacolo, siamo proprio vicinissimi nel momento in cui le luci iniziano a lampeggiare!
Alle 22.30 andiamo a mangiare, e pure qui purtroppo non riceviamo un buon trattamento: a questo punto penserete che siamo una coppia esigente, ma vi assicuro che non siamo così e che l’arroganza e la maleducazione del cameriere non avevano rivali (probabilmente solo verso noi italiani, da sempre eterni rivali). Ne usciamo comunque contenti, il cibo era buono, ma abbiamo capito che è solo il servizio che pecca un pochino!!!
Rientro in albergo con la linea RER, l’ultimo treno disponibile: che culo!
A presto per il prossimo post. Ciao.

martedì 10 giugno 2008

Parigi 01

Circa un anno fa Chiara mi aveva proposto di andare a Parigi un WE, ma poi tutto si era fermato. Quest’anno invece ci siamo organizzati per bene. Abbiamo sistemato i bambini un po’ a scuola, un po’ con i nonni, un po’ con la zia e la baby-sitter e l’80% dei pensieri è svanito.

Prenotato l’aereo con volo Ryanair per il giovedì sera, partenza da Treviso, e arrivo alle 23.20 circa a Parigi-Beauvais. Poi un servizio di autobus ci ha portato direttamente a Parigi.

Non so voi, ma quando sono in viaggio una strana sensazione mi pervade, come un alone che nasconde e rende la visuale un po’ sfumata e finché non vedo con i miei occhi un segno tangibile, reale, concreto, quasi non credo di essere in vacanza. Così anche questa volta… ero in autobus, un po’ il buio, un po’ perché sentivo ancora parlare italiano, non credevo di essere sulla A16 diretto a Parigi, ma ad un certo punto ho visto la Tour Eiffel: è stato come se qualcuno avesse spostato una tenda dalla finestra e quello strano chiarore che sembrava un lampione, era invece la luna!
Arrivati in hotel verso le 01.15, eravamo troppo "carichi" per metterci subito a letto, e così siamo usciti per una breve passeggiata fino a Notre Dome.

Il nostro hotel, il Ducs D’Anjou, si trovava nel 1° arrondisement, in Rue Sainte Opportune nr 1, a circa 200 mt dalla Senna e a solo 30 mt dalla stazione di Chatelet della metropolitana. Qui potete vederlo http://www.hotelducsdanjou.com, e questa è la mail
info@hotelducsdanjou.fr . Ottimo il rapporto qualità/prezzo per la stanza standard. Non è ovviamente grandissima, ma se si considera che ci si deve dormire per qualche notte, è accettabile. Frigo, bagno con la vasca + doccia, armadio, un bel letto morbido, TV lcd (mai usata!), wi-fi, chiave elettronica per entrare e opportunamente isolata acusticamente, posso dire che ne sono rimasto pienamente soddisfatto. Attenti che i prezzi esposti nel sito non corrispondono a quello che ho realmente pagato, perché si può usufruire di particolari offerte come "3 giorni" o sconti; contattateli via e-mail, e vi risponderanno nell’arco di una giornata.

Per non perdere tempo a leggere la guida e ad orientarsi con mappe, biglietti e informazioni, ho pianificato per tempo tutto il viaggio, cercando di ridurre il più possibile gli spostamenti. Il venerdì prevedeva: Notre Dome, una gita in bateaux-mouche, il Trocadero, l’ingresso al museo della marina militare, la Tour Eiffel, il Louvre.

Venerdì
Dopo poco più di cinque ore di sonno, alle nove eravamo già a spasso per questa bellissima città. L’aria fresca di maggio e un bel sole illuminava tutto: come non fermarsi in uno dei tanti bistrot presenti per una colazione all’aperto? Quasi un must qui a Parigi: sedersi, bere qualcosa, chiacchierare e guardare la gente che passa.

Da Pont au Change abbiamo passato la Senna, e siamo entrati nel Ile de la Cité, il cuore di Parigi. Una piccola isola che assieme a quella di Ile Saint Luis, divide il fiume in due! Qui potete visitare il vicino mercato dei fiori, forse l’unico rimasto a Parigi, con il suo fascino, le bancarelle, e tanti tanti profumi che ti avvolgono: in fondo questa è la città degli innamorati, o no?
Il mercato c’è ogni giorno, ma alla domenica si trasforma, e al posto dei fiori si espongono gli uccelli.

Notre Dome
Di giorno Notre Dome è tutta un’altra cosa. Fermati e guardala bene, e ti renderai conto di quanto le sue pareti e le sue torri sono lavorate: spettacolare esempio di arte gotica! Se avete tempo e non c’è troppo coda, potete anche salire sulle torri, ammirare il panorama e i simpatici doccioni che l’hanno resa famosa grazie al cartone animato "Il gobbo di Notre Dome". D’obbligo anche una visita ai giardini di Giovanni XXIII, proprio dietro alla cattedrale.

Il bateaux-mouche
Le compagnie che effettuano il trasporto dei passeggeri sulla Senna sono in totale otto. Alcune più prestigiose, che vi permettono di cenare a bordo (con obbligo di giacca e cravatta) altre più informali, per un semplice giro, ma comunque affascinante e rilassante, che vi porterà da Pont d’Austerlitz fino a Pont d’Iéna (Trocadero – Torre Eiffel). Per noi appunto il secondo, ma solo andata, fino al Trocadero, però se volete risalire il biglietto è valido tutto il giorno. Per altre info potete visitare il sito
www.batobus.com oppure per imbarcazioni vecchio stile www.vedettesdupontneuf.com .

Palais de Chaillot
Prima di essere "avvolti" dalle grandi ali del Palais de Chaillot, potete fare una breve sosta nei giardini del Trocadero, sono deliziosi. Sulla destra c’è un simpatico acquario, visitabile a pagamento (ottima attrazione se avete dei bambini), in alternativa sulla sinistra una simpatica "giostra cavalli" (di sicuro più economica) oppure un parco giochi (qui non spendete proprio nulla!).

Se salite le scale, oltre le fontate puntate verso la torre Eiffel, potete ammirare un suggestivo panorama, che permette di fotografare nella sua totale grandezza tutta la torre.

Il museo della navigazione
Il museo si trova presso il Palais de Chaillot, al nr 17 della place du Trocadéro.
Al contrario di tutti gli altri musei, entrare qui è stato relativamente facile e veloce: non c’era coda e non era affollato, per contro il costo del biglietto è superiore a quello del Louvre!
In questo museo potete vedere numerose ricostruzioni in scala di battelli e velieri, che riportano la storia della marina militare francese. Di sicuro la cosa più importante esposta è la lancia di Napoleone, un’area dedicata all’esplorazione sottomarina e sulle navi da pesca. Poi, tramite una vetrata, potete vedere il laboratorio di restaurazione dei modellini. Altre info sui musei della marina francese le potete trovare qui
ww.musee-marine.fr .

Tour Eiffel
Usciti dal museo mi accorgo di uno strano movimento: guardie in borghese, gendarmi, fotografi dappertutto, un personaggio molto conosciuto mi è passato a 2 mt di distanza ed ho fatto una foto! Lo riconoscete al centro del gruppo? Certo, qui in Italia non è uno "stinco di santo" però rimane un grande calciatore, seppur io non segua assolutamente il calcio!


In un attimo si fa presto ad attraversare la Senna e ad essere sotto al simbolo di Parigi: la Tour Eiffel. Non vi spaventate se ad ogni colonna ci sono migliaia di persone che fanno la fila: è normalissimo verso le undici di mattina!
Se avete la "gamba buona" meglio salire fino al 2° livello a piedi (solo circa 700 gradini!), acquistando ovviamente il biglietto anche per il terzo livello.
Al primo livello (57 mt) già si gode di un ottimo panorama. Se poi siete cresciuti smontando la biciletta, elaborando il motorino, la moto e avete una particolare dedizione per la meccanica e l’ingegneria, qui potete vedere il meccanismo di funzionamento dei vecchi ascensori, ma soprattutto la struttura metallica e le migliaia di travi e chiodi che la formano: che idea "quel Eiffel", e pensare che l’hanno costruita per l’Expo del 1889 e poi dovevano smontarla… roba da matti solo a pensarci!

Il secondo livello è a 115 mt, c’è un ufficio postale, il classico negozio di souvenirs e anche un prestigioso ristorante: non ci siamo stati, ma credo che di sera l’atmosfera che si respira sia a dir poco meravigliosa.
Al terzo livello si sale solo in ascensore. Un attesa di un ora, poi eravamo in cima, a 276 mt sopra Parigi. Non so voi, ma secondo me i posti in cui ti trovi "al centro del mondo" sono veramente pochi, e questo è uno di quelli!

Alcuni minuti di riposo appoggiato al parapetto, ammirando il panorama, come un vecchio che fuma la sua pipa seduto sulla sedia a dondolo, poi scendiamo.
E’ ora di pranzo, prendiamo qualcosa al volo, dei panini, due fette di dolce colossali e ci stendiamo nei giardini Camps de Mars ad ammirare ancora la torre.

Dome - Louvre
Il tempo cambia un pochino e qualche goccia di pioggia ci costringe a muoverci. Ci dirigiamo verso il Dome, luogo in cui è sepolto Napoleone. Qui non facciamo una visita, ma passiamo solo vicino per poi dirigerci verso il museo più conosciuto al mondo.
Il biglietto costa 9 euro, ma se usate le biglietterie automatiche l’ingresso costa 6. Prendete una piantina del museo, perché perdersi è proprio facile, tra piani, mezzanini e corridoi di tutte le salse poi non ti ritrovi più.

Pretendere di visitarlo interamente in 4-5 ore è impossibile, ma se siete particolarmente interessati ad alcune aree direi che il tempo è sufficiente.
Noi abbiamo visitato l’area dei pittori e scultori italiani (ala Denon), trai i quali il Canova e ovviamente abbiamo visto la Monnalisa di Leonardo.
Poi ci siamo diretti verso gli appartamenti di Enrico IV (se non mi sbaglio!)… stanze grandissime, lampadari giganti, tappeti, candelabri, tutto in forme esagerate, o per meglio dire adeguate agli ambienti così grandi di un tempo: è incredibile come adesso si possa vivere in 100 mq, chissà cosa potrebbe pensare un nobile di 300 anni se visitasse le nostre case.

Cena poco distante, in Rue de Rivoli 210 al Welcome Cafè: l’unico ristorante in cui non siamo stati trattati con sufficienza o snobbati. Ottima la cena e la disponibilità del cameriere.

A presto per il prossimo post: Parigi 02.