lunedì 5 novembre 2007

Calvene off-road 21/10/07

Dopo una settimana trascorsa a pensare all’uscita del sabato precedente (quella verso Asiago), mi ritrovo con uno strano "prurito" e un nervoso addosso che non mi da tregua (dovuto anche al lavoro). Così alle 14.00, senza pensarci, decido di farmi un giro. - Niente di eccezionale, ma almeno mi sfogo -. Mi vesto come al solito, solo che sostituisco i panta da off con dei comunissimi jeans (con tutte le protezioni del caso però).

Non ho una metà precisa, Asiago è troppo lontano e sono già le 14. Decido di buttarmi alla ricerca di qualche sentiero che mi porti in quota!




Il solito "pieno" e mi infilo nel vecchio Astico. Questa volta lo percorro un po’ sull’argine e un po’ nel suo alveo! Arrivo fino a Lugo, tento un nuovo sentiero ma mi ritrovo in una corte e devo tornare indietro… - Poco male ora so che non c’è uscita! –

Un paio di km di asfalto fino a Calvene, poi, memore dell’uscita con Hank, cerco una via dirigendomi verso la località Mare. Sono più i minuti che mi fermo a controllare la mappa e a far foto che quelli che corro, ma così mi "costruisco una via per salire"… quella di Hank non la ricordo proprio.

Il sentiero che percorro inizialmente è all’interno di un vigneto, facile, ma sbuco vicino ad una casa, e nell’aia c’è un signore anziano in carrozzella: non mi sembra il caso di proseguire. Torno indietro – Ci sarà un passaggio alternativo, lo so che Hank a volte fa così, si guarda attorno e si infila…- e nel mentre giro tra gli ulivi piano piano… - Eccolo! - Non è segnato nella mappa e neanche poi tanto per terra, l’erba è alta ma il salitone è alla mia portata e così vado. Poco sopra mi ritrovo su un "terrazzo", agile anche per un trattorino. Proseguo fino ad arrivare alla strada, ora sono nella zona di Volpente e poi via verso Roveri.

S. PIETRO MARE
Proseguo su una stradina che sale verso la chiesetta di S.Pietro, un numero considerevole di cacciatori e ciclisti di MTB si aggirano da queste parti. Qui prendo un sentiero per aggirare la collina, ma mi ritrovo in un punto troppo difficile anche se la foto non mostra chissà che cosa, ma alle mie spalle…

Torno indietro e mi fermo per una sosta… non sono sicuro di trovarmi dove il mio senso dell’orientamento mi dice, così chiedo info a dei locali che confermano invece la mia posizione! Mi è sempre piaciuto da giovane la disciplina dell’Orientering, partecipando anche ad alcune gare piazzandomi sempre in ottime posizioni.

Proseguo quindi verso la chiesetta, ma il suo sentiero è chiuso e così giro su questa collinetta per un po’, scovando altri passaggi molto belli, e scatto alcune foto. Il tempo che si perde in questi casi è veramente tanto, - Ma poi è bello rivedere le immagini -. Mi infilo in vari sentieri e a questo punto credo di aver visto tutto, ritrovandomi alla fine nello stesso punto in cui avevo chiesto informazioni.

I BERNARDI
Il sentiero MTB prosegue verso i Bernardi, molto scorrevole, largo abbastanza per transitare anche con una vettura. La mia andatura sorniona/turistica, e grazie ad una moto completamente originale anche nello scarico, mi permette di passare "inosservato", senza vedere persone che inveiscono su di me, anzi mi salutano! Faccio un po’ di asfalto e mi dirigo verso Valle di Sopra, luoghi fino ad ora a me sconosciuti! Incredibili i paesini che si trovano!

LA SCAGLIARA
Visto il tempo che mi rimaneva decido di intraprendere un sentiero più lungo che mi permette di cambiare totalmente zona, passando su un altro crinale: torno indietro percorrendo un po’ di asfalto!

Questo sentiero, di circa 3 km, mi porterà più in alto, vicino a Monte, per scendere poi in piazza a Calvene. Sulla mappa è indicato come una carrareccia, quindi fattibile tranquillamente - Penso! -. Niente di più sbagliato…

Parto tranquillo, seconda-terza, la pendenza è appena accennata, sulla destra un fuoristrada parcheggiato. Il fondo è ricoperto interamente di pietre e scaglie delle dimensioni di una mano – ok, queste non si smuovono neanche se passa un caterpillar – così do più gas e al contrario di quello che pensavo, mi trovo subito di traverso…

La pendenza aumenta, le Dunlop soccombono, passo in seconda. Il 600 pompa che è una meraviglia, sentirlo ai bassi è una goduria. Esco da una curva, salitone dritto –Ce la faccio, si si dai!- La gomma scava, ma ho ancora una buona velocità. L’istantanea presa su una pietra conficcata nel terreno, mi fa fare un salto in avanti: scarto a dx, gas chiuso, mi ritrovo a filo delle piante, riprendo il centro del sentiero, il posteriore è di traverso, velocità quasi azzerata, do gas - Qui slitta tutto accidenti – prima-, ma ormai sono quasi fermo. Appoggio la moto a terra e balzo fuori dal sentiero. Spengo tutto.
Rialzo il purosangue, a fatica lo porto fuori dal sentiero e lo parcheggio. – Bella storia! - Faccio una foto, peccato che la pendenza non si intuisca! Così termina questa salita.

Nonostante abbia ancora tempo decido di tornare indietro, voglio terminare la stagione con quella voglia di OFF ancora accesa e non completamente appagato! - Di sicuro alla prossima uscita si passa di qua! -

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